‘Florian del Cassonetto’, gli studenti IH Oxford di Lecce incontrano l’autrice Ornella Della Libera sui temi dell’accoglienza, dell’amore e del rispetto. “Voi siete futuro!”

Un incontro doppiamente importante quello che si è svolto nei giorni scorsi presso l’auditorium dell’International House Oxford Group Lecce e che ha visto gli studenti della scuola secondaria di primo grado, insieme con la direttrice Anna Grazia Buttazzo e alcuni docenti, trascorrere la mattinata in compagnia di un ospite d’eccezione, Ornella Della Libera. Doppio, perché lei è al tempo stesso una scrittrice e una poliziotta, e così i ragazzi hanno avuto modo di ascoltare i suoi racconti e i suoi consigli dispensati sia nell’una che nell’altra veste.
Al centro della mattinata c’era innanzitutto uno dei tanti libri scritti da Ornella Della Libera, “Florian del cassonetto“, attorno al quale gli studenti, guidati dalle docenti Anna Paola Carluccio e Teresa Romano, hanno svolto in precedenza uno specifico progetto didattico, in particolare sui temi dell’inclusione e delle famiglie nate da un semplice incontro.
La storia
Florian, il protagonista della storia, è un bambino trovato appena nato in un cassonetto dei rifiuti, accolto come un figlio da una giovane donna zingara, Violeta, e che vive in un campo nomadi di una grande città insieme ai “fratelli” rom, sentendosi uno di loro e però confrontando la propria condizione con quella degli altri coetanei, quelli che vanno a scuola, hanno una casa, un pasto caldo e tanti libri che lui non ha.
Il dialogo con l’autrice
Partendo dal libro, il confronto con la scrittrice si è sviluppato attorno ai temi dell’accoglienza, dell’amore, del rispetto, affrontati attraverso le numerose e interessanti domande preparate dai ragazzi, in seguito ad una accurata analisi fisica, psicologica e sociologica dei personaggi. Gli stessi, infatti, sono stati messi in relazione con l’ambientazione che, nelle varie fasi della “curva della trama”, è sia sfondo sia specchio dell’evoluzione interiore di ciascun protagonista. Tutti spunti e interrogativi ai quali l’autrice ha risposto spiegando e aggiungendo numerosi particolari provenienti dalle tante storie vere di cui si è occupata nei tanti anni della sua professione.
Ornella Della Libera è un’ispettrice superiore della Polizia di Stato a Napoli e nel suo lavoro si occupa in particolare di lotta alla pedofilia, ai reati commessi sui minori, alla violenza sulle donne e a ogni forma di disagio familiare. E anche su questi temi gli studenti hanno espresso le loro curiosità, aggiungendo nuove domande a quelle preparate in precedenza sul libro e ascoltando con interesse e talvolta anche un po’ di commozione i racconti della scrittrice.
L’incontro si è concluso però nella più totale allegria quando Ornella Della Libera ha coinvolto le classi in un gioco di fantasia e abilità “letteraria”, una vera e propria gara con in palio un sacco ricolmo di “schifezze”, come le aveva definite lei stessa, ma che in realtà erano gustosi dolciumi.
Inoltre, alcuni alunni hanno regalato all’autrice la proposta di alcune copertine del libro realizzate da loro, un ritratto fatto al momento, pensieri e le schede con l’analisi del testo.
Alla fine le foto e il “firmacopie” con dedica sui libri letti dai ragazzi. E l’appuntamento a una prossima volta, con Ornella Della Libera e un’altra delle sue storie.
Il messaggio di Ornella Della Libera all’indomani dell’incontro con gli studenti della scuola
Dopo il nostro incontro sento la necessità di scriverLe alcune riflessioni, che si rendono necessarie in quanto, l’esperienza vissuta, ha lasciato un segno indelebile sulla mia anima – ha scritto qualche giorno dopo l’autrice alla docente referente Teresa romano – Le spiego meglio.
Da circa 20 anni partecipo a eventi in ogni dove, realizzati con passione e professionalitá, dopo l’adozione e la lettura dei miei libri, che hanno vinto riconoscimenti internazionali e sono diventati testi consigliati presso le migliori università italiane, tradotti all’estero, utilizzati nei progetti di cittadinanza attiva ed educazione alla legalitá.Ho ricevuto in dono quadri, pupazzi, cartelloni, video, canzoni, rappresentazioni teatrali, installazioni, opere d’arte…eppure…nessun incontro mi aveva mai “destabilizzato” come quello a cui ho partecipato con gli studenti della Oxford. I ragazzi mi hanno sorpreso, strabiliato, riempito di meraviglia e commosso per l’analisi attenta e meticolosa del mio testo Florian del Cassonetto, rizzoli bur, che mi ha “costretto” a ri-valutare il romanzo e guardarlo anche sotto un aspetto antropologico, sociologico, psicologico, grazie alla chiave di lettura degli aspetti fisiologici, delle strutture corporee dei personaggi, analizzando ogni singolo dettaglio fisico, considerando anche la postura, il carattere, il temperamento, con un risultato stupefacente, originale,da poter essere paragonato a una ricerca scientifica, universitaria, di livello superiore, intendo.
E tutto questo è stato realizzato, con la Vostra abile guida, da giovanissimi, educatissimi, gentilissimi ragazzi di diverse etnie che convivono amabilmente in un ambiente sereno, rispettoso, moderno, accogliente.
Ragazzi che si esprimono in lingua italiana senza particolari inflessioni dialettali, che danno del “Lei“, con eccellente proprietà di linguaggio, che si sono dimostrati interessatissimi agli argomenti trattati nel mio libro, discutendo della condizione della donna, dell’abbandono scolastico, dell’importanza dello studio, dei maltrattamenti e delle violenze sui minori, del rispetto del prossimo, di adozione, affido, di diritti umani, della famiglia, nella sua sacralitá.
Mi hanno travolto con domande intelligenti che desideravano risposte adeguate, sazianti, competenti; mi hanno commosso con riproduzioni artistiche della copertina del libro, con un ritratto fatto al volo da un ragazzo straniero, poche parole, moltissimo talento e poi le schede sintetiche di ogni personaggio, con l’analisi del suo vissuto, del presente, dei pensieri, dei sogni, del futuro.
Futuro.
Che bel futuro state costruendo, mia cara prof, mie care prof, vice direttrice e dirigenti scolastici.
Devo per forza complimentarmi con voi per l’eccezionale qualità del lavoro svolto.
E devo confessarvi che ho sperimentato anche un esercizio di scrittura fantastica, lanciando dei dadi con delle immagini e chiesto di realizzare un componimento in pochi minuti, per sondare anche le capacità artistiche, oltre quelle morali e di studio.
Ebbene, come Le ho scritto in un altro messaggio…mi sono consolata, durante il viaggio di ritorno, nel leggere tutti gli elaborati prodotti, trovando davvero difficoltà nel premiarne uno solo, dato che ( oltre tre scritti particolarmente eccezionali, nati da alunni con altissimo quoziente intellettivo), ho giudicato più di una trentina quelli meritevoli di lode.Dato che, per me, è altamente illuminante e sconvolgente. Sono davvero felice di essere stata Vostra ospite.
Vi auguro ogni bene, con la speranza di rivedervi ancora, per proseguire insieme, con altri miei testi, un percorso formativo continuativo di educazione alla legalità, creando un sano e costruttivo confronto con i docenti e i genitori, per costruire insieme strategie di protezione dei minori anche dai pericoli della rete e dai reati di nuova generazione, purtroppo sconosciuti agli adulti ma di grande e rapida diffusione tra i giovani. Con affetto.
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