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Concorsi scuola, la conoscenza dell’inglese è obbligatoria. Un po’ di chiarezza

Maggio 8, 2020

Quanto è importante la conoscenza della lingua oggi, lo sappiamo. E’ requisito rilevante per la partecipazione ai concorsi docenti di scuole di ogni ordine e grado: fa parte dei programmi d’esame e, sia nelle prove scritte che negli orali, ne è previsto l’accertamento.

Alla pubblicazione dei bandi la domanda ricorrente è: la conoscenza della lingua deve anche essere certificata? E quali sono i livelli di conoscenza richiesti, quali certificazioni sono riconosciute dal MIUR?

Oggi ci si chiede anche quali sono le lingue da preferire? Proviamo a rispondere a qualche quesito.

Ad oggi non c’è concorso pubblico che non richieda la conoscenza della lingua Inglese, almeno di livello B2.

La legge Bassanini prevede da tempo per tutti i concorsi, selezioni e graduatorie pubbliche, l’accertamento delle competenze informatiche di base e della conoscenza di una lingua straniera. Con l’ultimo decreto attuativo della Riforma Madia, la conoscenza della lingua inglese diventa obbligatoria per tutti i concorsi pubblici.

Non dovrebbe più essere possibile scegliere, in altre parole, la lingua straniera di preferenza.
L’accertamento delle competenze linguistiche, previsto nell’ambito di tutte le procedure concorsuali, è stato limitato alla lingua inglese in virtù dell’ articolo 37 del d. lgs. 165/2001. Il d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75 (successivo al d.lgs. n. 59/2017) ha, infatti, sostituito in via generale e per tutte le pubbliche amministrazioni, all’accertamento “di almeno una lingua straniera” quello “della sola lingua inglese”.

Qual è il livello richiesto e come avviene la verifica

I bandi e i decreti dei concorsi docenti prevedono la verifica della conoscenza della lingua straniera solo orale per i concorsi riservati agli abilitati della secondaria e riservato ai docenti della primaria e infanzia con almeno tre anni di servizio: un colloquio orale che richiede una competenza minima di livello B2!

Per quanto riguarda gli altri concorsi docenti, ovvero l’Ordinario per la Scuola dell’Infanzia e Primaria, per il quale si fa riferimento al DM in data 07/05/2019, e i due concorsi ordinario e riservato ai docenti della secondaria, la verifica avverrà sia allo scritto che all’orale.

Lo scritto sarà senz’altro una “comprensione” del testo, per il quale si dovrà leggere un testo di complessità adeguata al livello B2 del Quadro Europeo di Riferimento delle Lingue (QCER/CEFR) e rispondere a domande a scelta multipla per dimostrare la comprensione del brano.

Per chi accederà alla prova orale, le modalità saranno analoghe a quelle previste per i concorsi che prevedono solo l’orale. Si tratterà di un colloquio con domande e livelli di comprensione e pronuncia, volti alla verifica di una conoscenza della lingua adeguata al livello B2, con correttezza grammaticale e sintattica.

Sintetizziamo

All’inglese per il concorso straordinario pare saranno dedicate 5 domande sulle 80 totali previste nella prova preselettiva. Le domande riguarderanno la lettura e la comprensione di brani. Stessa cosa anche per i posti di sostegno.

L’accertamento dell’inglese nel concorso ordinario è attualmente previsto nella prova preselettiva e, con molta probabilità, anche in sede di prova orale (ovvero il colloquio).

Nel concorso scuola primaria e infanzia 2020, l’inglese sarà presente nella prova scritta. Ai candidati sarà richiesto di rispondere ad un solo quesito, articolato in otto domande a risposta chiusa, per la verifica della comprensione di un testo. L’inglese sarà previsto anche in sede di prova orale.

La conoscenza della lingua straniera deve essere anche certificata o viene solo verificata?

Le certificazioni linguistiche non sono obbligatorie, ma se di livello C1 o C2 sono valutate in termini di punteggio aggiuntivo a quelli delle prove e non sono considerate sostitutive delle domande negli scritti o negli orali. Nel concorso, anche coloro che sono certificati sono verificati,anche per capire se il livello certificato corrisponde a realtà,

Il vantaggio dalle certificazioni linguistiche

Per i concorsi le certificazioni riconosciute dal MIUR ai sensi delD.M. 3889 del 07/03/2012, sono valutate come titoli culturali, alla stregua di Master e Corsi di Perfezionamento, secondo i punteggi previsti dalle tabelle dei singoli concorsi. Si tratta di punteggi alti, che vengono conteggiati in caso di superamento delle prove previste dal concorso, ma solo se almeno di livello C1.
Le certificazioni linguistiche di livello B2, non danno diritto ad alcun punteggio per i concorsi docenti, ma solo per le Graduatorie d’Istituto per le supplenze.

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